ESPERIENZE DI VITA VISSUTA
La costruzione dei pianeti

Già in passato, in collaborazione con Progetto Cassiopea
e con l'Istituto Nazionale di Fisica della Materia,
abbiamo ricostruito strumenti astronomici per lo spettacolo teatrale
"Il tempo al di là del mare": sestanti, l'orologio H4, un telescopio galileiano,
una sfera armillari e un fantasioso "celatone"…
ma questa volta ci è stato chiesto di andare oltre il tempo e al di là del mare:
costruire il sistema solare!
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L' Opera richiedeva la non Onnipotenza, la non modernità tecnologica,
ma, soprattutto, l'assenza di plastiche, gomme, polistirolo
e simili per sfere forse già in commercio…
insomma il solo uso delle mani attrezzate con semplici lame o carta vetro
e materiale naturale e caldo, come il legno ma ancora più leggero:
il legno di balsa!
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Il mercato genovese offre unicamente dei blocchetti
dalle misure massime di 8x10 cm,
ma per Giove occorreva costruire una sfera di quasi mezzo metro!
Invece dell'Onnipotenza serviva tanta pazienza e, al posto di torni e frese,
un po' di inventiva.
E allora blocchi di balsa scomposti e ricomposti, colla, raspe e,
come utensile, cartone rigido a forma di anello nel cui bordo interno
applicare tela smeriglio che, rosicchiava il materiale poco alla volta,
in modo circolare, attraverso vari paralleli e meridiani…

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Anche gli anelli di Saturno non sono stati uno scherzo!
L'operaio della ditta individuata per tagliare due cerchi di plexiglass
dalle misure incomprensibili,
probabilmente voleva essere sicuro di non avere a che fare
con dei pazzi furiosi ed ha atteso i nostri cinque solleciti,
sperando, forse, che nel frattempo recuperassimo la lucidità.
Alla fine si è dovuto arrendere e ci ha consegnato i due cerchi
che abbiamo assemblato con sottilissimi fili di nylon da pesca,
gli stessi usati poi per appendere i pianeti nell'osservatorio.
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Con Marina abbiamo finito di colorare :
e di dare gli ultimi ritocchi agli anelli,
ritrovandoci i capelli sparsi della finissima polvere brillante
utilizzata per renderli il più possibile plausibili.
Il tutto mentre il Direttore dell'Osservatorio
osservava con aria scettica.
Ed ora il sistema solare più artigianale, più sofferto,
più amato ed odiato della storia dell'astronomia
fa bella mostra di sé con i suoi bravi pianeti in scala
appesi, come tanti pesciolini all'amo dell'universo,
al soffitto dell'osservatorio astronomico del Righi.
PER ASPERA AD ASTRA!
Dorina e Gian Franco dell' I.M.F.I.